venerdì 27 luglio 2012

Un geyser di possibilità



Esiste un punto di contatto tra Charles Bukowski e Andrea Pazienza.
Nel 1987 Pazienza ha disegnato un fumetto tratto da un racconto
di Robinson Jeffers. Questo fumetto porta il titolo omonimo del
racconto originale, Campofame.



Nel 1964, Bukowski prende in prestito un verso di Robinson Jeffers
e lo usa come titolo per un libro di poesie. Il verso è It catches my
heart in its hands, letteralmente "Mi prese il cuore tra le mani".



Questo libro di poesie di Bukowski, è stato stampato totalmente a mano,
su vari tipi di carta diversa, come si può intuire dalla foto. Tutte le 777
copie sono datate e firmate da Buk, che commentò quell' esperienza così :
 "Dopo aver scritto il mio nome 600 volte di fila non ne potevo veramente
 più di quel figlio di puttana di bukowski". Si dai, possiamo capirlo.
E oggi, chi possiede una copia di questo libro ha un pezzo di storia
dell' editoria underground in mano.

giovedì 26 luglio 2012

Mollica Istantanee



Vincenzo Mollica ha letto Goodbye Bukowski e lo ha commentato sulla sua
pagina di Facebook. Il suo commento lo trovate qui.


Desidero ringranziarlo sentitamente, perchè è stato gentilissimo a dir poco.
Nella mia prima adolescenza ha significato moltissimo, Mollica, perchè
era la figura mitica che traghettava dall'oblio alla carta stampata i disegni
e gli scritti inediti dei miei amori, Federico Fellini e Andrea Pazienza. 
Avevo 14 anni, e quelle copie dei suoi libri pubblicati da Einaudi
le tenevo sempre nello zaino, così anche in classe potevo sfogliarli
al volo nel cambio d'ora e immergermi. Erano praticamente un ancora
di salvezza. 



domenica 22 luglio 2012

mercoledì 18 luglio 2012

Charles a 24 anni era Pre-cognitivo?

“CONSEGUENZE DI UNA LUNGA LETTERA DI RIFIUTO” è il titolo del primo racconto che Charles si vide pubblicato nel 1944, sulla rivista Story.  Aveva 24 anni ed è curioso notare che Charles ha scritto un racconto autobiografico, che il protagonista della storia si chiama Charles Bukowski,  e che in sostanza  in quel primo racconto si trova già il germoglio della sua produzione futura.
Penso che per uno sconosciuto totale come era lui all’ epoca ( al suo esordio assoluto ), la scelta di porre se stesso come protagonista del racconto, era sicuramente azzardata, ma, letta oggi, piacevolissima perché ci permette di capire delle cose sulla sua giovinezza.
Detto questo, c’è un passaggio del racconto che ora cito, perché sì.

“Ma Milly, Milly, ricordiamoci dell’ arte. Dostoevskij, Gor’kij, per la Russia, e adesso l’America vuole un europeo dell‘ Est. L’America è stufa dei Brown e degli Smith. I Brown e gli Smith sono bravi scrittori, ma ce ne sono troppi, e poi scrivono tutti allo stesso modo. L’America vuole l’oscurità incerta, le meditazioni scomode e i desideri repressi di un europeo dell’ Est.”

 Quando Charles scrive questo,  sta in parte mentendo : L’america nel 1944 in realtà non era affatto interessata all’ oscurità incerta di un europeo dell’ Est, (che poi l’europeo sarebbe Bukowski stesso, nato in Germania.)
Diciamo che in questo primo racconto pubblicato, Charles da libero sfogo a un suo sogno, cioè forse, quello di essere desiderato come scrittore, di avere un pubblico.  Però, questo brano che ho citato, è anche profetico. In America si arriverà ad un punto in cui,  solo negli anni ’70,  una grossa parte di pubblico non ne potrà veramente più della scrittura da ufficio dei Brown e degli Smith. Ed è allora che la figura di Bukowski riemerge dal sottosuolo, per imporsi sul pubblico con la sua carica umoristica, disperata e tenera. Quello che aveva profetizzato nel 1944 si avvererà appieno,  ma solo 30 anni dopo.

Cosi penso: Charles era Pre-cognitivo, cioè capace di prevedere il futuro ? Oppure si è trattato solo di un caso? O forse le parole hanno una sorta di potere magico, tralasciando ogni retaggio Fantasy?
Ogniuno di voi ha la sua risposta, oppure avete di meglio a cui pensare, il che è molto possibile. Non so bene perchè, ma  stasera scelgo la possibilità precognitiva.  Ma di sicuro la mia opinione non è quella giusta, perché non ho la verità in mano.

Conseguenze di una lunga lettera di rifiuto è pubblicato nel volume  “Azzeccare i cavalli vincenti”, Feltrinelli 2009, traduzione di Simona Viciani.

lunedì 16 luglio 2012

mercoledì 11 luglio 2012

Recensione su Smemoranda


Alligatore ha scritto una recensione del mio libro per
il sito di Smemoranda, che trovate in questo link.
Ringrazio sentitamente Alligatore, perchè questa è
la seconda recensione che scrive su Goodbye Bukowski,
e ugualmente ringrazio Smemoranda che gentilmente la ospita.

giovedì 5 luglio 2012

Nuove recensioni su Buk

La recensione di Giuseppe Pollicelli su Goodbye Bukowski,
per il sito Fumetto d'Autore, la trovate in questo link.

Quella uscita su Comics Blog, qui.

Quella scritta da Alligatore
e quella uscita su Apollodoro.
Grazie a tutti, a presto per aggiornamenti vari.