mercoledì 21 novembre 2012

Ricordi sfocati da Lucca Comics 2012

Sono miope, cioè vedo male da lontano.
Pochi giorni prima di Lucca Comics mi si sono
rotti gli occhiali. Non avendo tempo per rifarli, parto alla cieca per Lucca. 
In treno mi porto dietro la copia di Sweet Salgari
e leggo Gli indifferenti di Alberto Moravia, alternandolo con l'ascolto dei discorsi di una super esperta di cosplayer. Ovvero: dove trovare i costumi migliori. 

All' ingresso del tendone una ragazzina gentile mi fa entrare anche se non ho il pass con me.
Un tipo di gentilezza che non vedrò ripetersi. Allo stand Coconino oltre allo staff, c'è già Paolo Bacilieri operante sui libri, che di persona non avevo mai conosciuto. Stretta di mano. Si parla un po' e scopriamo parallelismi tra il suo lavoro su uno scrittore e il mio.
Il disegno che mi ha fatto gentilmente Paolo, qui sotto.



Allo stand conosco anche Andrea Bruno, di cui seguo il lavoro da anni.
Il secondo giorno gli chiedo anche a lui un disegno, e Andrea fa questo.



Con il disegnatore Ausonia mi freno e non gli chiedo la dedica, 
perchè ne ha già troppe, e da piccole frasi sue, capisco che ha paura
di non fare in tempo a finirle.

Ricordo un discorso fatto a tarda notte, con Ausonia. 
Scoprendo il nostro reciproco amore per i fumetti di
Bacilieri, siamo giunti alla conclusione che lo stato
italiano dovrebbe riconoscere Bacilieri come
patrimonio, e pagarlo perchè lui possa disegnare 
soltanto quello che gli pare. 
Alle tre di notte eravamo  super determinati a 
smuovere le masse per una giusta causa.

Una foto fugace allo stand dell'ultimo giorno di Lucca. 
Da sinistra, Filippo Scozzari, io, Paolo Bacilieri, 
Igort e Andrea Bruno. Dopo tre giorni passati a disegnare
e parlare di fumetto fino  a notte fonda, 
ecco come siamo, sull'orlo di noi stessi.



 Domenica 4 lascio lo stand e vado in stazione. Prendo un treno per Prato, e fin qui Ok.
A Prato, dopo 10 minuti c'è una coincidenza con treno che porta a Bologna.

Il treno però arriva già carico di persone. Nessuno scende, tutti vogliono salire. 
Si formano i grappoli di persone aggrappate agli ingressi dei vagoni.
Disagio sociale - alcune ragazze piangono perchè hanno paura di perdere altre coincidenze e si sta facendo notte.
Un carabiniere dal forte accento barese urla : "Questo treno così non può 
partire. Forza, giù tutti". 
( io non ero nel grappolo umano )

Il carabiniere dice: "Sti treni arrivano sempre pieni. Dovete andare a Firenze, e da là prendere un frecciarossa per Bologna".

Uno, che io  non conosco e chiamo Lo Sclerato si incazza e dice che la frecciarossa costa 50 euro in più e lui non vuole pagarli.
Il carabiniere dà il suo massimo: "Io vi sto dando una soluzione sensata, se non vi sta bene, e statevene quà, è una bella serata di nebbia."

E con l'arrivare del buio, la mia miopia peggiora. Sono senza occhiali. 
Vedo che lo Sclerato parlacon un ragazzo. Hanno tutti e due gli 
occhiali. Mi unisco a loro verso la luce.
L'altro ragazzo si chiama Marco e ha 10 anni più di me.
Lo Sclerato aspetta il prossimo treno per Bologna, che arriverà già pieno.
Ma lui conta di essere il primo a buttarsi nel grappolo umano e farcela.

 Io e Marco andiamo a Firenze, e da lì prendiamo la frecciarossa per Bologna.
Mentre stavamo parlando, e lui mi raccontava che è un ex Dj, una ragazzina ci 
chiede se  quello è il treno che va per Bologna. La ragazzina è di Bologna,
e a Firenze mezz' ora prima si è presa un pugno in viso ed è stata 
scippata da uno sconosciuto, che è scappato.

Così Marco mi ha assistito, leggendo i cartelli, laddove io non potevo vederli.
E io ho aiutato la ragazzina, dandole un po della mia acqua e dei fazzoletti.
Tra l'altro eravamo tutti e tre senza biglietto per la frecciarossa.

Arriviamo a Bologna che stiamo in piedi per miracolo e ci salutiamo. 
Da solo, vado al binario undici, e aspetto il treno per Ravenna. 
Un altoparlante dice che il treno è stato spostato al binario uno est.
Un po più in là! Corro a razzo ma sono stanco morto.
Prendo il treno per un pelo, e su un sedile, mi arrivano i ricordi di qualche
frase che ho sentito dire a Lucca, ma non ricordo più chi ha detto cosa.

- Se margaret mazzantini vende centomila copie, non vedo perchè non posso venderle io, o te...

- Non vorrei mai una donna che mi dicesse : "Io ho solo te". 
Ma no, scusa, perchè? E' come se un amico
mi dicesse: sai, io vedo solo te.  Mi verrebbe da dirgli: Ma poverino, esci anche con qualcun altro. E lo stesso è con le donne....una mia donna deve avere altri uomini, se no la mollo.

- Mi serve un cotechino da spolpare... datemi  un romanzo da Scozzarare.

- Prima è arrivata una e ha chiesto solo se vendevamo del mercandising.

- Se non vuoi usare l'acquarello in modo normale, diluiscilo con la grappa.

- Complimenti... e quando esce il tuo prossimo libro?
- No, io non sono un fumettista, sono un ballerino. Domani parto per la nuova tournè.

- Come hai osato non mettere me nell' enciclopedia del fumetto italiano?

- Se entri in Piazza Napoleone e urli : cialtrona !, vedrai che si gira solo lei.












martedì 13 novembre 2012

Goodbye Bukowski al Cesena Comics 2012

 ( Nuova recensione di Buk apparsa su Il Levante, potete trovarla in questo link.)


Venerdì 16 Novembre 2012
Ore 18.30
Presentazione di Goodbye Bukowski 




Incontro con i lettori alla
Libreria Feltrinelli di Cesena, piazza della Libertà 4.
Presenta l'incontro Giovanni Barbieri.

Partecipazione gratuita.
Ci si vede a Cesena. Bye!

sabato 10 novembre 2012

Goodbye Bukowski su "Panorama.it"


Il sito Panorama.it ha dedicato una recensione al mio fumetto su Buk.
Lo trovate in questo link.

A presto con "Ricordi sfocati di Lucca Comics 2012".
'Bye


giovedì 8 novembre 2012

L' umiltà del gigante

Il sabato a Lucca Comics. Ero seduto allo stand Coconino a disegnare al fianco di Roberto La Forgia. 
Stato psichico personale : Dissociato - assorto nel lavoro delle dediche.
Ad un certo punto sento una mano sulla spalla, mi giro,
vedo che è Lorenzo Mattotti.
Mi alzo in piedi e ci diamo la mano. Dice : 
 "Piacere, Lorenzo. Tu sei quello di Bukowski, no ?"
Credo di avere risposto di sì, e poi se non ricordo male gli ho detto 
che amo molto il suo lavoro.
I ricordi sono offuscati. L'emozione era tanta, l'effetto sorpresa 
ha giocato a mio sfavore.

Ma quello che mi stupisce di Lorenzo Mattotti, oltre alla sua mano
geniale e felice, è la sua umiltà. 
Volendo, poteva tranquillamente arrivare allo stand, mettersi a dedicare
la sua pila di libri e aspettare che fossimo noi giovani ad andare
da lui  a salutarlo e dirgli   "Ciao Lorenzo grazie di esistere."
Non era tenuto a venire a presentarsi, è stata una
sua gentilezza estemporanea.
Ma i ruoli si sono ribaltati e per questa volta il primo 
passo è toccato al gigante. 

Qui sopra : un lavoro di Lorenzo Mattotti

domenica 28 ottobre 2012

Lucca Comics 2012


Novità ! Dall' 1 al 4 novembre 2012 sarò a Lucca Comics.
Mi trovate allo stand di Coconino Press / Fandango
per disegnare le dediche su Goodbye Bukowski. 

Chi prende il libro può avere anche questa mia stampa. Bye!










domenica 14 ottobre 2012

Goodbye Bukowski su Playboy


Nel numero di Playboy di settembre è uscita una presentazione
del mio libro. Hanno ripubblicato la scena in cui Charles ubriaco
corre nei corridoi di un dormitorio femminile, bussando a tutte le porte
che gli capitano a tiro. Qui sotto, la prima pagina del servizio,
con l'inizio della scena.


Su un settimanale ravennate, Sette sere è uscita una micro
intervista. Cliccateci sopra se volete ingrandirla.


venerdì 12 ottobre 2012

Goodbye Bukowski al Tg Com 24

"Quel maledetto tenero Bukowski" - Il giornalista 

Alberto Brambilla ha parlato della mia graphic novel

sul sito del Tg Com 24. Lo trovate qui. 

A presto per aggiornamenti.

mercoledì 3 ottobre 2012

Nuove impressioni su Buk




Le ultime cose che sono state scritte sul mio libro.
Eccole. Scusate il freddo elenco, ma è funzionale.

"Un uomo da marciapiede, anzi due!" : Vittorio Castelnuovo, giornalista della Rai,
ha scritto un articolo sul Tropico del Cancro di Henry Miller e Goodbye Bukowski.
Lo trovate in questo link.

"Bukowski come non l'avete mai visto ( e letto )" : Sul blog I quaderni dell' osteria è
uscita una recensione informale ma ben fatta, a cura di Vighi. In questo link.

"Sotto l'ombrellone le storie migliori sono quelle a fumetti" : Sul quotidiano
Il Tirreno il giornalista Guido Siliotto ha scritto di Goodbye Bukowski
e di altre graphic novels. In questo link.


venerdì 28 settembre 2012

Ricordo dell' inverno 2010

Durante la lavorazione di Goodbye Bukowski spesso sentivo il
bisogno di sgranchirmi le braccia. Non avendo tempo di andare in
una palestra, rimediavo sollevando una quintalata di gatto.


venerdì 21 settembre 2012

Pomeriggio amplificato


Debolessa.


Pomeriggio amplificato.




Guardando con gli occhi umidi. 



Discorsi seri



Scrivania di Bukowski. 

Beatles rapacità.


C'era come un vetro tra noi.


Orizzonte accelerato.


Una cosa che mi piace dell' acquarello è il gioco con l'acqua stessa.
Ad esempio il poter usare le zone umide per ottenere passaggi vellutati.
L'acqua è un elemento che sulla carta offre un geyser di possibilità
è come un ping pong,  botta e risposta, lei reagisce... 
alla fine ho la sensazione di non aver dipinto
il quadro da solo, ma di averlo fatto in due.


lunedì 10 settembre 2012

Goodbye Bukowski : presentazione alla Feltrinelli di Ravenna - 21 Settembre 2012



Venerdì 21 Settembre 2012,
alla Libreria Feltrinelli in Via Diaz n.14
a Ravenna, c'è la presentazione di Goodbye Bukowski.
A parlare del libro con me c'è Giovanni Barbieri ( sceneggiatore,
critico, esperto di fumetto )

Si comincia alle ore 18.
Per chi se lo stesse domandando : Si, farò le dediche.
Ci si vede là. L'evento non verrà messo su you tube.






mercoledì 5 settembre 2012

domenica 2 settembre 2012

sabato 25 agosto 2012

Goodbye Bukowski al TG1

Vincenzo Mollica nella rubrica televisiva
Doreciakgulp, ha parlato tra le altre cose,
anche della mia graphic novel.

Ringrazio ancora e sempre Vincenzo.
Il video lo potete trovare QUI.
E' la puntata del 25 Agosto 2012.



giovedì 23 agosto 2012

Fine agosto

Giuseppe Pollicelli mi ha intervistato nel numero
di Fumo di China attualmente in edicola. 
Si parla di Buk ovviamente, e di altre piccole cose. 



Ecco invece la recensione apparsa su Ravenna&dintorni, una rivista
che ha pubblicato i miei disegni per alcuni anni, fino al 2011.








giovedì 16 agosto 2012

Buk's day

Questi disegnini che ha fatto Charles mi mandano in visibilio.
Come non amarli nella loro assoluta semplicità ?










Se il fumetto è essenzialmente disegno più scrittura, possiamo immaginarci
quali deliziosi fumetti avrebbe potuto realizzare Charles.
Tra l'altro, oggi avrebbe compiuto 92 anni. 
Alla tua, old boy.

mercoledì 1 agosto 2012

Libri giudicati dalla copertina


Qui sotto, un angolo della stanza dove ho disegnato buona parte delle pagine
di Goodbye Bukowski. Ora non abito più in quella casa.


Questa foto vira prepotentemente sull' azzurro, ma solo perchè è stata
fatta con una macchinetta da due soldi. La vera luce era calda, incandescente.
Detto questo, con Goodbye Bukowski ho sentito il bisogno di disegnare il più
possibile alla luce del sole, tipo in primavera e in estate.


All' inizio è un po' dura, perchè col sole diretto il colore bianco
del foglio contrasta in modo pazzesco e gli occhi non sono
pronti, ma dopo 2 giorni al massimo si abituano. 
Poi non potrete più farne senza, crea dipendenza.


Inoltre, potrete abbronzarvi disegnando, e allo stesso tempo far
credere ai vostri amici che siete stati al mare. Questo è molto utile.


Un altro esperimento può essere quello di disegnare in una stanza del tutto
scarna, svuotata.  Riduciamo gli elementi intorno a noi, un gran salto verso
l'essenziale :  il sole, tu, una sedia, un tavolo, un foglio, una penna. Fine.
Il resto non ti serve. Almeno per qualche ora. Respiri e disegni.


La stanza con il casino vero, piena di libri fumetti poster dischi 
foto eccetera, si trovava due stanze più in là. 
Spesso disegnando Bukowski ascoltavo una canzone dei Soft Machine
che si chiama Panoramania. Quella musica, la luce del sole, il caldo,
tutto serviva a darmi l'impressione di essere in California.


La strabordante California fa da sfondo in un bellissimo romanzo che
Bukowski amava molto, cioè "Chiedi alla polvere" di John Fante.


Ma di cosa parla questo libro?


La storia di un uomo farfalla che ama le macchine da scrivere americane ?



La storia di un tappezziere che scrive nel tempo libero i suoi romanzi 
stando sdraiato sui suoi grigi tappeti?


La storia di una ragazzina che scrive le sue timide poesie in un taccuino vintage ?




La storia di una palma che nessuno poteva abbattere 
per via di un vincolo testamentale ?

venerdì 27 luglio 2012

Un geyser di possibilità



Esiste un punto di contatto tra Charles Bukowski e Andrea Pazienza.
Nel 1987 Pazienza ha disegnato un fumetto tratto da un racconto
di Robinson Jeffers. Questo fumetto porta il titolo omonimo del
racconto originale, Campofame.



Nel 1964, Bukowski prende in prestito un verso di Robinson Jeffers
e lo usa come titolo per un libro di poesie. Il verso è It catches my
heart in its hands, letteralmente "Mi prese il cuore tra le mani".



Questo libro di poesie di Bukowski, è stato stampato totalmente a mano,
su vari tipi di carta diversa, come si può intuire dalla foto. Tutte le 777
copie sono datate e firmate da Buk, che commentò quell' esperienza così :
 "Dopo aver scritto il mio nome 600 volte di fila non ne potevo veramente
 più di quel figlio di puttana di bukowski". Si dai, possiamo capirlo.
E oggi, chi possiede una copia di questo libro ha un pezzo di storia
dell' editoria underground in mano.

giovedì 26 luglio 2012

Mollica Istantanee



Vincenzo Mollica ha letto Goodbye Bukowski e lo ha commentato sulla sua
pagina di Facebook. Il suo commento lo trovate qui.


Desidero ringranziarlo sentitamente, perchè è stato gentilissimo a dir poco.
Nella mia prima adolescenza ha significato moltissimo, Mollica, perchè
era la figura mitica che traghettava dall'oblio alla carta stampata i disegni
e gli scritti inediti dei miei amori, Federico Fellini e Andrea Pazienza. 
Avevo 14 anni, e quelle copie dei suoi libri pubblicati da Einaudi
le tenevo sempre nello zaino, così anche in classe potevo sfogliarli
al volo nel cambio d'ora e immergermi. Erano praticamente un ancora
di salvezza. 



domenica 22 luglio 2012

mercoledì 18 luglio 2012

Charles a 24 anni era Pre-cognitivo?

“CONSEGUENZE DI UNA LUNGA LETTERA DI RIFIUTO” è il titolo del primo racconto che Charles si vide pubblicato nel 1944, sulla rivista Story.  Aveva 24 anni ed è curioso notare che Charles ha scritto un racconto autobiografico, che il protagonista della storia si chiama Charles Bukowski,  e che in sostanza  in quel primo racconto si trova già il germoglio della sua produzione futura.
Penso che per uno sconosciuto totale come era lui all’ epoca ( al suo esordio assoluto ), la scelta di porre se stesso come protagonista del racconto, era sicuramente azzardata, ma, letta oggi, piacevolissima perché ci permette di capire delle cose sulla sua giovinezza.
Detto questo, c’è un passaggio del racconto che ora cito, perché sì.

“Ma Milly, Milly, ricordiamoci dell’ arte. Dostoevskij, Gor’kij, per la Russia, e adesso l’America vuole un europeo dell‘ Est. L’America è stufa dei Brown e degli Smith. I Brown e gli Smith sono bravi scrittori, ma ce ne sono troppi, e poi scrivono tutti allo stesso modo. L’America vuole l’oscurità incerta, le meditazioni scomode e i desideri repressi di un europeo dell’ Est.”

 Quando Charles scrive questo,  sta in parte mentendo : L’america nel 1944 in realtà non era affatto interessata all’ oscurità incerta di un europeo dell’ Est, (che poi l’europeo sarebbe Bukowski stesso, nato in Germania.)
Diciamo che in questo primo racconto pubblicato, Charles da libero sfogo a un suo sogno, cioè forse, quello di essere desiderato come scrittore, di avere un pubblico.  Però, questo brano che ho citato, è anche profetico. In America si arriverà ad un punto in cui,  solo negli anni ’70,  una grossa parte di pubblico non ne potrà veramente più della scrittura da ufficio dei Brown e degli Smith. Ed è allora che la figura di Bukowski riemerge dal sottosuolo, per imporsi sul pubblico con la sua carica umoristica, disperata e tenera. Quello che aveva profetizzato nel 1944 si avvererà appieno,  ma solo 30 anni dopo.

Cosi penso: Charles era Pre-cognitivo, cioè capace di prevedere il futuro ? Oppure si è trattato solo di un caso? O forse le parole hanno una sorta di potere magico, tralasciando ogni retaggio Fantasy?
Ogniuno di voi ha la sua risposta, oppure avete di meglio a cui pensare, il che è molto possibile. Non so bene perchè, ma  stasera scelgo la possibilità precognitiva.  Ma di sicuro la mia opinione non è quella giusta, perché non ho la verità in mano.

Conseguenze di una lunga lettera di rifiuto è pubblicato nel volume  “Azzeccare i cavalli vincenti”, Feltrinelli 2009, traduzione di Simona Viciani.

lunedì 16 luglio 2012

mercoledì 11 luglio 2012

Recensione su Smemoranda


Alligatore ha scritto una recensione del mio libro per
il sito di Smemoranda, che trovate in questo link.
Ringrazio sentitamente Alligatore, perchè questa è
la seconda recensione che scrive su Goodbye Bukowski,
e ugualmente ringrazio Smemoranda che gentilmente la ospita.

giovedì 5 luglio 2012

Nuove recensioni su Buk

La recensione di Giuseppe Pollicelli su Goodbye Bukowski,
per il sito Fumetto d'Autore, la trovate in questo link.

Quella uscita su Comics Blog, qui.

Quella scritta da Alligatore
e quella uscita su Apollodoro.
Grazie a tutti, a presto per aggiornamenti vari.